released June 12, 2019

Marc De Dieux: acoustic bass
Nicola Greco: vietnamese jew's harp, mandolin
Pietro Palazzo: classic guitar,

label: De Dieux /\ SuccoAcido
registered @ Casa SuccoAcido

15-18 website > www.15-18music.com
please write us > 15diciotto[at]gmail[dot]com

ENG > In Italy until the late twentieth century it was quite common among older men and women to use expressions such as: “that person is from 15/18, you are from 15/18, a thing from 15/18”, to define or indicate something or someone as old-fashioned, belonging to another era. Originally the epithet referred – with abundant clarity – to completely unsuccessful people or businesses. It could have been used in substance to call loser one person or another, to indicate an adventure with very little chance of success, to announce a disaster. Well, if the 15/18 members were born in Italy at the beginning of the twentieth century at the advent of the great war they would have deserted, they would have gone loose in the woods, they would have hidden in a cave to develop a weapon. A neuronal wave bomb capable of inducing in the minds of all the involved soldiers an effect not very dissimilar to what would have caused the simultaneous appearance in every fields and skies of an UFO or Jesus Christ in person.
Amazement and emotion would have been the prevailing feelings in those men. Feelings that would have made them hostile to war, hostile to warlords, hostile to the dominance of man over man. The chamber primitive music of 15-18 could save the world. Join us, armed with an instrument … knowing how to play will be the last of your problems.

ITA > In Italia fin sul finire del secondo novecento era piuttosto comune tra gli uomini e le donne in età avanzata usare espressioni come:“ quello è del 15/18, sei del 15/18, una cosa del 15/18”, per definire o indicare qualcosa o qualcuno come antiquato, appartenente a un’altra epoca. In origine l’epiteto si riferiva invece – con abbondante chiarezza – a persone o imprese del tutto fallimentari. Si poteva usare in buona sostanza per dare del perdente a Tizio o a Caio, a una avventura dalle scarsissime possibilità di successo, a un disastro annunciato.
Ebbene, se i quindicidiciotto membri fossero nati in Italia all’inizio del secolo ventesimo all’avvento della grande guerra avrebbero disertato, si sarebbero dati alla macchia, si sarebbero nascosti in una caverna per mettere a punto un arma. Una bomba a onde neuronali capace di indurre nella mente di tutti i soldati coinvolti un effetto non molto dissimile da quello che avrebbe provocato l’apparizione simultanea in tutti i campi e cieli di battaglia di un Ufo o di Gesù Cristo in persona.
Stupore e commozione sarebbero stati i sentimenti prevalenti in quegli uomini. Sentimenti che li avrebbero resi ostili alla guerra, ostili ai guerrafondai, ostili al predominio dell’uomo sull’uomo.
La musica primitiva da camera dei 15-18 potrebbe salvare il mondo.
Unisciti a noi, armati di uno strumento… saperlo suonare sarà l’ultimo dei tuoi problemi.